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25 Aprile 2024: in corteo con il Coordinamento per la Pace - Milano

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GIOVEDÌ 25 APRILE 2024, ORE 13.00, IN CORSO VENEZIA 51/53 A MILANO (MM1 PALESTRO) Siamo donne e uomini amanti della Pace, esprimiamo una forte solidarietà con il popolo ucraino e con il popolo russo, i quali sono i primi a pagare le conseguenze della guerra e condanniamo il genocidio in atto contro il popolo palestinese. Ora il nostro obiettivo principale è l’immediata cessazione delle ostilità. Tanti di coloro che hanno combattuto per liberare il nostro Paese, hanno combattuto per la pace. Per questo riteniamo offensivo che si chiamino in causa strumentalmente i nostri Partigiani per convincere e spingere il popolo italiano ad accettare la guerra. Siamo per il rispetto della nostra Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza al nazifascismo, che nel suo articolo 11 sancisce: “L’Italia ripudia la guerra”. Nel tentativo di fermare l’emergere di un mondo multipolare, la risposta dell’Occidente è quella della guerra e del riarmo. Noi invece apparteniamo a quella maggioranza del popol

Guerra e Democrazia - 2 marzo 2024

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SABATO 2 MARZO 2024 ALLE ORE 15.00, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, VIA FESTA DEL PERDONO 7 - AULA 211 Oggi l’Occidente in declino ha imboccato una strada estremamente pericolosa a sostegno della guerra, in nome di un ordine mondiale che non esiste più. Nel tentativo anacronistico di fermare il corso della storia, combatte contro un assetto mondiale emergente, il quale è ritenuto più equo e più sicuro dalla maggioranza degli Stati del pianeta. I conflitti ancora in corso, tra i quali Ucraina, Palestina, Libano e Yemen, stanno costando centinaia di migliaia di vittime e sono indirizzati verso esiti rovinosi. Stati Uniti ed alleati a Kiev, in Europa e a Tel Aviv stanno collezionando un fiasco dietro l'altro. Anche i lavoratori del nostro Paese ne stanno pagando il prezzo. Questa guerra evidenzia ancora una volta come negli ultimi decenni sia avvenuto un processo di deterioramento della democrazia: rimangono le forme, ma si concentrano i poteri e si perdono rappresentanza e partecip

Tre giorni per la Pace a Milano - 22-23-24 settembre 2023

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22 - 23 - 24 SETTEMBRE 2023 PRESSO IL C.I.Q. (CENTRO INTERNAZIONALE DI QUARTIERE), VIA FABIO MASSIMO 19 – MILANO (MM3 PORTO DI MARE) Il Coordinamento per la Pace - Milano riunisce più di trenta associazioni e organizzazioni, con lo scopo di dare una voce più forte e unitaria a tutti coloro i quali ritengono che la pace non possa essere raggiunta tramite il continuo invio di armi, si oppongono alla linea di cobelligeranza del nostro governo, che riduce i servizi e i diritti dei cittadini per assecondare gli interessi degli Stati Uniti in contrasto con quelli nazionali, e chiedono di fermare la guerra promuovendo le trattative sotto l’egida dell’ONU. Dopo la manifestazione del 27 maggio scorso, il Coordinamento intende proseguire e dare maggiore forza all’iniziativa organizzando la “Tre giorni per la Pace” dal 22 al 24 settembre: un incontro di denuncia, analisi e riflessioni, proposte d'azione, con il principale obiettivo di allargare il fronte con adesioni che siano espressione del

Per la pace, contro la guerra e l'invio di armi: corteo a Milano - 27 maggio 2023

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SABATO 27 MAGGIO 2023, ORE 15.00, PARTENZA DA LARGO CAIROLI (MM1 CAIROLI) La maggioranza del popolo italiano è contraria all’invio delle armi in Ucraina, ma il nostro Governo e la maggioranza del Parlamento continuano a inviarle e fomentare questa guerra che rischia di sfociare in una guerra nucleare. Solidarietà con il popolo ucraino e con il popolo russo, che sono i primi a pagarne le conseguenze. L’obiettivo principale è l’immediata cessazione delle ostilità.  Sulle spalle della NATO, a guida statunitense, pesa la responsabilità di una guerra per procura: il popolo ucraino è mandato al macello. La nostra Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza al nazifascismo, recita nel suo articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra“. L’Italia è cobelligerante senza aver dichiarato alcuna guerra e sul suo territorio ospita oltre 100 basi militari NATO e statunitensi, con decine di ordigni nucleari presenti in almeno due di queste basi. L’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia,

25 Aprile 2023: in corteo con il Coordinamento per la Pace - Milano

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MARTEDÌ 25 APRILE 2023, ORE 13.30, IN CORSO VENEZIA 51/53 A MILANO (MM1 PALESTRO) Siamo parte della maggioranza del popolo italiano che è contrario all’invio delle armi in Ucraina e che non crede che la guerra si possa fermare con la guerra. Siamo donne e uomini amanti della Pace, esprimiamo una forte solidarietà con il popolo ucraino e con il popolo russo, i quali sono i primi a pagarne le conseguenze. Ora il nostro obiettivo principale è l’immediata cessazione delle ostilità. Tanti di coloro che hanno combattuto per liberare il nostro Paese hanno combattuto per la Pace e giurato a loro stessi di porre fine alla parola “guerra” per le future generazioni: per questo riteniamo offensivo che si chiamino in causa i nostri Partigiani a sproposito, solo per legittimare la spinta alla guerra, denigrandone la memoria.  Siamo per il rispetto della nostra Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza al nazifascismo, che nel suo articolo 11 sancisce: “L’Italia ripudia la guerra”. Quasi tutti

Appello del Coordinamento per la Pace - Milano (marzo 2023)

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Siamo donne e uomini amanti della Pace, per questo esprimiamo una forte solidarietà con il popolo ucraino e con il popolo russo, i quali, come in tutte le guerre, sono i primi a pagarne le conseguenze. Ora il nostro obiettivo principale è l’immediata cessazione delle ostilità. Stiamo dalla parte della maggioranza del popolo italiano che è contrario all’invio delle armi in Ucraina e non crede che la guerra si possa fermare con la guerra. Stiamo con la nostra Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza al nazifascismo e ne ricordiamo il suo articolo 11 che recita: “L’Italia ripudia la guerra  come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”. Riteniamo offensivo che si chiamino in causa i nostri Partigiani a sproposito, solo per legittimare la spinta alla guerra, denigrandone la memoria. L’Italia e i Paesi dell’Unione Europea si sono piegati al volere degli Stati Uniti, abdicando così a qualsiasi ruolo di possibi